Una serata per raccontare l’eredità che le Officine Pellizzari hanno lasciato a un intero territorio.
Lo scorso 6 maggio in Villa da Porto a Montorso Vicentino, Giacomo Pellizzari, a cui si voluto rendere omaggio a 60 anni dalla sua morte, non è stato il solo protagonista. Al centro della serata, organizzata dall’Amministrazione comunale di Montorso Vicentino e dal Comitato “Giacomo Pellizzari” di Arzignano, assieme al ricordo del “Barba” (così era soprannominato Giacomo ndr), ci sono state le vive testimonianze dei “figli della Pellizzari”, ossia di tutte quelle aziende che si sono formate alla scuola delle Officine Pellizzari e hanno saputo continuarne la storia fino ad oggi.
Tra queste c’è la nostra azienda e ci sono diversi partner con cui abbiamo un rapporto di storica collaborazione e fornitura: Calpeda, Fonderie di Montorso, SEA, Marelli Motori, Mondeo, Anzolin Fernando & Con-Press, Euroventilatori International, Came.
“La Pellizzari – racconta Guido Magnabosco – era una scuola ben organizzata, in cui tutti erano bravi perché ben guidati. Non solo, ha insegnato anche ai fornitori procedure oggi scontate ma che all’epoca per molti erano del tutto nuove: dalla fattura alla bolla di consegna…”.
L’esperienza di Guido Magnabosco alla Pellizzari comincia presto, nell’estate del 1941, tra la conclusione della Scuola di Avviamento e la ripresa degli studi all’Istituto Tecnico Alessandro Rossi di Vicenza. “L’officina – ricorda – era enorme o almeno così mi sembrava. Macchine e uomini ovunque e un incessante, continuo, ininterrotto movimento”.
Dopo il diploma di perito elettrotecnico, alla fine dell’estate del 1946, Guido viene assunto e diventa vice capo prima al reparto avvolgimenti grossi, poi al collaudo, per passare infine all’ufficio acquisti, dove ricopre il ruolo di tecnico per l’acquisto del rame, dei suoi derivati, delle apparecchiature e degli impianti elettrici.
Le vicende della Pellizzari, in seguito alla morte di Giacomo prima e del figlio Antonio poi, sono legate a una lunga serie di traversie e ristrutturazioni interne.
Nel settembre del 1966 Guido, nell’ambito di una delle tante riduzioni di personale, rimane senza lavoro e decide di diventare imprenditore fondando una piccola attività di commercio di prodotti industriali, soprattutto utensili.
Questo fu l’inizio della nostra azienda, cinquant’anni fa, la “Magnabosco Guido srl”, che oggi conta su una squadra di oltre 30 persone competenti e motivate e al commercio di prodotti di consumo, macchine e strumenti per l’industria ha affiancato l’attività di produzione di utensili e attrezzature speciali, lame a nastro per metalli e abrasivi.
In questa sua avventura imprenditoriale Guido ha portato con sé dalla Pellizzari molto più dell’esperienza acquisita all’ufficio acquisti. L’eredità della storica fabbrica è un’eredità fatta di cultura del lavoro, di qualità del prodotto e di eccellenza tecnica. E dell’esempio di un grande capitano d’industria innamorato del suo lavoro, di cui si tramandano aneddoti e ricordi, a rendere questa incredibile storia ancora più umana ed emozionante.
“Quand’ero all’ufficio acquisti – ricorda Guido – Giacomo firmava gli ordini e ogni volta si stupiva del grande numero di chiodi che venivano acquistati. Così, qualche volta, decideva di non firmare. Diceva Per questa settimana niente chiodi! e la fabbrica andava avanti lo stesso”.
PELLIZZARI “IL BARBA” from Hassel Comunicazione on Vimeo.
I FIGLI della PELLIZZARI from Hassel Comunicazione on Vimeo.
MECSPE 2017