L’industria 4.0 e tutte le innovazioni che ne conseguono sono state le vere protagoniste nella tre giorni del Mecspe. L’edizione appena conclusasi della fiera dedicata al mondo del comparto manifatturiero si conferma sempre più capace di accentrare gli interessi del comparto industriale, anticipando i trend tecnologici. Ad affermarlo ci pensano i numeri: l’affluenza è stata di 45.817 visitatori, a fronte di 2.051 aziende presenti su 105mila metri quadrati di superficie espositiva.
Dell’evento di Parma ci eravamo già occupati in precedenza (QUI l’articolo di presentazione), il ritorno sul tema ci porta veramente dentro la fiera, con gli occhi del visitatore e le impressioni di un esperto.
“Quella del Mecspe è stata un esperienza molto interessante – ci racconta Pietro Magnabosco, titolare della Guido Magnabosco Srl –, perché parte dall’idea di non coinvolgere solamente il mondo delle macchine utensili e attrezzature, aprendosi invece alla meccanica a tutto tondo. Proprio il suo bacino ampliato e la partecipazione di figure legate ai diversi ambiti della manifattura meccanica l’ha messa in competizione con le altre fiere del settore.”
Si riferisce anche a BIMU?
Certamente, anche se credo che proprio per il tipo di clima che ho trovato nella mia esperienza e per gli interessanti contenuti esposti si possa dire che si stia assistendo ad un “sorpasso” in questo senso. Va aggiunto però che la cadenza annuale della manifestazione potrebbe portare il rischio di una ripetitività o comunque di una pochezza dei contenuti esposti.
Ci racconta meglio di questo clima cui fa riferimento?
Il mercato della meccanica italiano è in forte ripresa, e questo si è percepito anche all’interno dei padiglioni. Ho visto grande fiducia e curiosità nei confronti delle novità in esposizione, figlie di un ramo dell’industria che registra un ritorno alla salute. Tutto questo e il coinvolgimento del mondo della subfornitura, con l’ampio respiro di aziende, dai grandi marchi alle Pmi, ha contribuito a rendere molto piacevole e interessante il clima della fiera.
Cosa l’ha colpita in particolare?
Restando ai numeri direi i chilometri di coda in uscita dall’autostrada e i parcheggi straboccanti di auto! Della fiera invece la parte più interessante è stata di sicuro quella dedicata al futuro, con le proposte relative all’industria 4.0, come i centri di lavoro interamente robotizzati, una cella di lavorazione auto-ottimizzante con macchine utensili rese “intelligenti” mediante l’Internet of Things e l’integrazione di sistemi di misura e controllo. Un’altra cosa molto interessante è rappresentata dalla stampa 3D, che si traduce in un drastico abbassamento di tempi e relativi costi per quanto riguarda la fase di prototipazione. Un’evoluzione che aiuterà sempre più lo sviluppo di nuove tecnologie e nuovi prodotti nel settore.
Un altro ambito che ho trovato molto interessante riguarda lo sviluppo nel campo dei macchinari a controllo numerico. Nella fattispecie si registra un percorso verso l’uso sempre più frequente dell’elettronica, che porta per esempio le macchine CNC ad abbracciare la tecnologia touch screen per i controlli da parte dell’operatore.
MECSPE 2017