Le agevolazioni per la quarta rivoluzione industriale sono un volano per permettere alle industrie del comparto meccanico di entrare nella nuova ottica di investimento sui beni di sviluppo della digitalizzazione aziendale.
Il piano d’azione messo in campo da ANIMA, la Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine, prevede un insieme di sgravi che consentiranno alle aziende che intendono investire di entrare nel futuro. Ecco nello specifico di cosa si tratta, quali sono gli obiettivi fissati e le cifre già raggiunte nel primo trimestre del 2017.
Iperammortamento e incentivi
Il primo ingranaggio di questo meccanismo d’intervento consiste nell’introduzione di agevolazioni fiscali che rendano appetibile per l’impresa investire nel 4.0. L’opera del “Gruppo di Lavoro Investimenti” del Ministero dello Sviluppo Economico ha reso possibile una linea guida per poter usufruire dell’iperammortamento, che è stato prorogato fino al 31 dicembre del 2017:
Per accedere al nuovo iperammortamento al 250 (Super ammortamento versione 2017) bisognerà effettuare l’acquisto entro il 31 dicembre 2017. L’agevolazione è concessa anche se il bene è acquistato entro il 30 giugno 2018 ma l’ordine dovrà rispettare la prima scadenza indicata. Inoltre, per gli acquisti entro il mese di giugno 2018, è necessario che l’impresa paghi al fornitore, a titolo di acconto, almeno il 20% dell’investimento entro il 31 dicembre 2017.
Elenco dei beni ammessi nell’iperammortamento
La conferma dell’agevolazione fiscale al 250% e dell’ammortamento al 140% sull’acquisto di beni legati alla digitalizzazione aziendale ha permesso già nei primi mesi del nuovo anno di registrare una crescita sensibile delle richieste di leasing da parte delle aziende. Il 2017 è infatti iniziato con una forte crescita delle domande di leasing, circa il 61% del totale dei 790 milioni di finanziamenti richiesti, ribaltando così la suddivisione che esisteva fino a maggio dello scorso anno.
Ma le misure introdotte nell’ambito del piano nazionale lanciato dal Governo a settembre 2016 sono molte. Oltre a super e iper ammortamento, infatti, le aziende possono contare sulla Nuova Sabatini 4.0 per l’acquisto di beni strumentali, sul Credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo, Patent box, ossia l’agevolazione fiscale opzionale per le imprese italiane che fanno redditto su beni immateriali, e ancora Start-up e PMI innovative.
Meccanica Bond 4.0
Un altro strumento per agevolare lo sviluppo digitale dell’industria, specialmente per le piccole e medie imprese, è stato individuato e introdotto sempre da ANIMA e consiste nell’adottare un sistema di mini-bond che possano agevolare la ricerca e lo sviluppo delle PMi innovative, vero cuore pulsante della federazione.
Anima bond Industria 4.0 punta a raccogliere insieme un gruppo di aziende per poter veicolare il progetto di sviluppo attraverso un’unica società. Le aziende potranno acquisire, attraverso l’emissione di mini-bond, il capitale necessario per finanziare progetti di investimento di medio-lungo termine necessario per acquisire nuovi impianti, fare ricerca e sviluppo, investire in brevetti o acquisire altre imprese. Nel concreto coloro che decideranno di investire in Anima bond Industria 4.0 non acquisteranno l’obbligazione di una sola società, ma di tutto il gruppo di aziende che parteciperà al progetto dell’associazione di Confindustria. L’obiettivo prefissato è quello di raccogliere insieme 30-40 progetti per una cifra di 100 milioni di euro. Logicamente le aziende che potranno partecipare alla “cartolarizzazione” dovranno avere dei bilanci sani e presentare delle idee innovative legate al mondo dell’Industria 4.0.
MECSPE 2017