gli acciai inossidabili sono un mondo complesso e poco conosciuto. Il loro uso sta aumentando in modo esponenziale e coinvolge sempre più industrie ponendo dei problemi di lavorazione a volte anche piuttosto complessi. La struttura chimica e fisica di questo tipo di acciai rende a volte complicate le loro lavorazioni meccaniche e rende necessario utilizzare utensili ideati appositamente con cicli di lavoro particolari.In questo primo articolo sull’argomento vi daremo alcuni informazioni generali per poi entrare nel dettaglio e nello specifico nei prossimi articoli. Cominciamo con un piccola notizia storica: la scoperta dell’acciaio inossidabile è molto recente, è solo nel 1913 che a Sheffield (storica città inglese dell’acciaio) Harry Brearly si rende conto che un tipo di acciaio che stava sperimentando per canne di fucili e armi da fuoco con un elevata percentuale di cromo (13/14%) non arrugginiva quando esposto all’atmosfera. Solo in seguito questo fenomeno venne spiegato con la scoperta della passivazione del cromo che forma sulla superficie dell’acciaio un pellicola di ossido molto sottile, stabile e continua. Da allora è cominciato un sviluppo di moltissimi tipi di acciai inox destinati agli impieghi più diversi dall’alimentare al marittimo, dal petrolifero al nucleare, dal chimico agli impianti di ricerca, dal farmaceutico all’agricolo. Come emerge dalla descrizione sopra più che il termine latino Inossidabile per questi acciaio è corretto il termine anglosassone che li definisce : stainless (senza macchia). Il fenomeno della passivazione del cromo avviene per la reazione dell’elemento con l’ambiente esterno e lo strato passivante è composto da ossidi e idrossidi di cromo. Lo strato è autocicatrizzante e garantisce la protezione del metallo anche se localmente si verificano abrasioni. Il film passivo è più o meno resistente e più o meno adatto ai diversi ambienti e ai diversi impieghi a seconda, non solo della concentrazione di cromo nella lega, ma anche della presenza di altri metalli come nickel, molibdeno o titanio.
Gli acciai inossidabili si dividono in alcune grandi famiglie a seconda della composizione chimica e delle loro diverse reazioni all’ambiente:
1) martensitici 2) ferritici 2) austenitici 4) austeno-ferritici (Duplex) 5) indurenti per precipitazione 6) ad alta temperatura 7) superferritici 8) per ultra alto vuoto e criogenia.
qui potete vedere un interessante video sulla produzione dell’acciaio inossidabile
https://www.youtube.com/watch?v=DQbB3s_c8sk
Nei prossimi articoli affronteremo nel dettaglio le differenze fra le diverse famiglie di inox e cominceremo a vedere utensili e metodologie per la lavorazione.
– continua-
vai al nostro sito http://www.magnabosco.it
Nessuna Risposta to “Gli Acciai Inossidabili”