Indice degli ordini di macchine utensili in crescita. Questo il responso dell’analisi effettuata dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-sistemi per produrre. L’incremento riguarda il terzo trimestre del 2017, che ha fatto segnare un più 14,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Fattore determinante di questa crescita è principalmente l’ottimo andamento della domanda del mercato interno, con gli ordinativi raccolti dai costruttori italiani che hanno registrato un significativo incremento del 68,2% rispetto al periodo luglio-settembre del 2016, con il valore assoluto che ha toccato quota 66,1 (base 2010=100). Un aumento come questo non si presenta da anni, basti pensare che per trovare un dato altrettanto importante bisogna mandare indietro le lancette fino al 2011, quando si registrò un aumento del 96,7%, ma con il valore assoluto che allora si era fermato al 48,4.
In crescita anche per l’indice degli ordini esteri che segna, sempre nel terzo trimestre, un aumento dell’1% rispetto al terzo trimestre dell’anno precedente, per un valore assoluto pari a 114,6. Un dato che trova conferma anche allargando l’analisi ai primi sette mesi dell’anno. Le esportazioni totali del periodo gennaio-luglio 2017 segnano infatti un +3% rispetto allo stesso periodo del 2016, per un valore superiore ai 1.750 milioni di euro. Primo mercato di sbocco per i prodotti made in Italy è la Germania, che si piazza davanti alla Cina e agli Stati Uniti come mole di ordinativi. Molto bene le vendite in Spagna.
“Questi dati – afferma Massimo Carboniero, presidente di UCIMU – dimostrano tutta l’effervescenza del mercato italiano e, contestualmente, la validità degli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, che rispondono perfettamente all’esigenza delle imprese di svecchiamento degli impianti e di introduzione dei principi di digitalizzazione e interconnessione, indispensabili per il mantenimento della competitività del manifatturiero italiano. Certo è che il recupero del gap tecnologico che si è creato negli anni della crisi e lo sviluppo in chiave digitale, in Italia, è soltanto avviato; il processo di aggiornamento è lungo e articolato. Per questo condividiamo pienamente l’intenzione espressa dagli organi di governo di finanziare anche per tutto il 2018 gli incentivi di super e iperammortamento. In particolare, anche alla luce dell’utilizzo delle misure da parte delle aziende fin qui fatto, dovrebbe essere, a nostro avviso, prevista la trasformazione del superammortamento in provvedimento strutturale e l’allungamento dell’operatività dell’iperammortamento a tutto il 2018. Solo così saremo certi di aver dato il giusto avvio alla riqualificazione del manifatturiero italiano in chiave moderna. L’auspicio è che queste proposte possano trovare conferma anche nel prossimo Piano Impresa 4.0, inserito nella Legge di Bilancio 2018, insieme all’ottimo provvedimento già annunciato dai ministri del governo che permetterà alle imprese italiane di ottenere un credito d’imposta per l’attività di formazione avviata in materia di Industria 4.0”.
MECSPE 2017