Quando si tratta di sollevare, trasportare e in generale muovere pesanti carichi di materiale ferroso la soluzione ideale è fare ricorso al magnetismo.
Si chiamano sollevatori magnetici quegli strumenti che sono in grado di ancorare il metallo grazie a potenti calamite, che, fissate a loro volta a una gru, possono sollevare e muovere carichi ferrosi di ogni dimensione. La loro tecnologia si basa su un sistema a doppia calamita e un rotore, che permette, semplicemente muovendo una leva, di chiudere il cortocircuito tra le calamite e magnetizzare il carico ferroso ancorandolo saldamente al sollevatore.
Sono impiegati nei più disparati settori industriali, dalle macchine utensili alla carpenteria, nelle officine meccaniche, siderurgiche, fonderie, carpenterie e in generale ovunque ci sia bisogno di sollevare pesanti carichi di materiale magnetico.
A seconda del volume di carico da movimentare il sollevamento magnetico offre soluzioni di vario genere. I sollevatori si differenziano per modalità di impiego, tipo di alimentazione, capacità di carico. Sollevatori radiocomandati vengono impiegati laddove sia necessario operare a distanza. Per i carichi più voluminosi è necessario fare ricorso a magneti attivati tramite energia elettrica o batterie.
Laddove gli spazi di manovra siano ridotti, sia necessaria più flessibilità o sorga l’esigenza di intervenire personalmente sul carico è possibile ricorrere a sollevatori manuali. Sono in grado di operare con carichi fino a 2.000 kg, sono di dimensioni e peso ridotti, garantiscono un’ottima versatilità e la possibilità di essere utilizzati in sicurezza anche da un singolo operatore; si dimostrano in grado di sollevare una grande varietà di pezzi, siano piani, tondi, lavorati e grezzi.
In che direzione prosegue lo sviluppo tecnologico dei sollevatori magnetici?
“Le ultime novità sono nelle garanzie di sicurezza per l’utilizzatore” spiega Alessandro Pilotti, responsabile area Veneto per Tecnomagnete S.p.A. “I sollevatori manuali MaxX, ad esempio, permettono all’operatore di ‘sentire’ e capire quando le condizioni di ancoraggio non sono ottimali. In presenza di carichi poco magnetici e di materiali non ferrosi la leva che attiva il flusso magnetico del sollevatore offrirà una forte resistenza, e sarà di fatto inutilizzabile. Come garanzia ulteriore MaxX può garantire un coefficiente di sicurezza 3. Ogni sollevatore è dunque collaudato con un carico 3 volte superiore a quello nominale dichiarato per il prodotto. Tutti i nostri prodotti sono inoltre certificati e muniti di dichiarazione di conformità CEE e UNI EN ISO 12100-1, UNI EN ISO 12100-2, UNI EN 13155.”
Dal punto di vista delle prestazioni?
“Cerchiamo soluzioni sempre più efficaci e durature. La linea Tecnomagnete utilizza la tecnologia del circuito magnetico “a corona neutra”, un sistema che permette di circoscrivere la zona magnetizzata del carico a quella che si trova a contatto con la calamita. La potenza del sollevatore è canalizzata lì dove serve, un sistema che evita inutili dispersioni di energia e un’efficacia senza precedenti; in questo modo si evita anche il rischio di magnetizzare il carico, trasformandolo in una calamita in grado di attrarre altro materiale indesiderato. Gli elementi costitutivi del sollevatore sono poi concepiti con costruzione monoblocco, e non presentano saldature o elementi di unione. Questo permette un utilizzo del nostro prodotto alla sua massima efficienza in maniera costante e continuativa nel tempo.”
(Magnabosco è al servizio dell’industria per consigliarti la soluzione più adatta alle tue esigenze)
MECSPE 2017