Bilancio da record per Emo 2015, la fiera mondiale delle macchine utensili, robot e automazione che si è svolta a Milano dal 5 al 10 ottobre. Nei sei giorni di manifestazione le presenze registrate sono state oltre 155.000 mila, il 25 % in più rispetto al 2009, con un incremento notevole anche della percentuale di stranieri che quest’anno hanno raggiunto il 51%.
L’Italia ha avuto un ruolo da protagonista con la più nutrita rappresentanza di espositori, oltre 500, e questo non solo perché si giocava in casa. Il nostro Paese è, infatti, il quarto produttore assoluto di macchine utensili, il terzo esportatore, dopo Giappone e Germania, e in diverse nicchie di mercato è leader assoluto, come nel caso dei sistemi di controllo e misura.
Le oltre 6600 macchine utensili in esposizione, provenienti da 42 paesi, hanno evidenziato il grande livello di innovazione raggiunto nei diversi settori, dall’aerospaziale all’automobilistico, a quello della ricerca petrolifera. Si sono viste macchine in grado di svolgere più compiti in uno e che sono sempre più garanzia di precisione e tempi ridotti; enormi bracci meccanici per muovere il prodotto in fabbrica e macchine che effettuano lavorazioni scenografiche per prodotti altrettanto eccezionali . Ad esempio un enorme pezzo di turbina per il più grande motore d’aereo al mondo, fabbricato da Roll Royce in fibra di carbonio e titanio. Il pezzo è stato realizzato da una tornitura verticale totalmente Made in Italy, nella quale abbiamo con orgoglio ritrovato anche l’impiego dei nostri utensili.
Infine le ultime frontiere della robotica, per l’utilizzo della quale l’Italia è il 6° paese al mondo. Grande curiosità ha suscitato un robot dalle sembianze umane in grado di inserire dei pistoni all’interno di un blocco motore. Naturale chiedersi se siamo di fronte a macchine destinate a sostituire un giorno il lavoro dell’uomo. Di certo il beneficio quando si parla di attività pesanti, ripetitive e pericolose è evidente; l’auspicio è che questa parziale sostituzione venga compensata dalla richiesta di nuove professionalità da parte delle aziende e dalla valorizzazione di quello che c’è dentro le persone.
Il servizio de Il Sole 24 Ore a cura di Luca Orlando
MECSPE 2017